La cosmologia di Dante e la ricerca della conoscenza

"E quindi uscimmo a rivedere le stelle"

Saluti:

Younis Tawfik, Presidente del Centro Dar al-Hikma

Intervengono:

Marco Bersanelli, Astrofisico, Università di Milano

Mansur Baudo, Accademia ISA

Maria Rita Marenco, Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale

Modera: Jalila Ferrero, Accademia ISA

 

L’osservazione degli astri accomuna tutte le civiltà di ogni tempo. Si tratta di una scienza che abbraccia molte altre discipline riguardanti l’attività umana definendo l’orientamento spazio-temporale e persino quello spirituale. Dall’ascensione ai sette cieli fino ai viaggi spaziali su Marte, nel tempo, è mutata l’attitudine verso il cosmo. Il mistero dell’invisibile sembra svelato dalla tecnologia fomentando una contrapposizione tra scienza e religione che disorienta l’umanità. Per alcuni la cosmologia è un punto di partenza per avvicinare gli esseri alla spiritualità, per altri è il fine ultimo entro cui tutto si compie indefinitamente. La metafisica, come prospettiva di ricerca della conoscenza all’interno delle tradizioni religiose, supera i limiti della cosmologia e ci ricorda che solo il principio primo è intramontabile.